Negli ultimi tempi, sempre più persone hanno deciso di cambiare il proprio stile di vita scegliendo una routine più flessibile e meno sedentaria: questo comportamento viene chiamato nomadismo digitale. Grazie alle nuove tecnologie in continuo sviluppo, adottare questo stile di vita è molto semplice: è sufficiente possedere un computer, una connessione Internet valida e una professione che supporti lo smart working e potrai lavorare da qualunque zona del mondo.
Vuoi scoprire di più su come poter lavorare viaggiando? Continua a leggere questo articolo e troverai tutto ciò che ti serve sapere.
Cosa significa essere un nomade digitale?
Si definiscono nomadi digitali le persone che lavorano al 100% in modalità remote working e che decidono di farlo viaggiando dove preferiscono. Questi professionisti vengono pagati per le loro competenze, offrono consulenze alle aziende o hanno messo a punto modelli di business che permettono di lavorare in giro per il mondo. In questo modo, è possibile combinare il proprio lavoro con una grande voglia di viaggiare.
In linea generale, i lavoratori di questa categoria presentano delle caratteristiche comuni, che sono le seguenti:
- una libertà di movimento molto ampia;
- modelli di lavoro ricorrenti come Freelance, Imprenditoria, ma anche lavoro dipendente;
- uno stile di vita molto diverso da quello delle altre persone unito a una qualità della vita migliore.
La pratica del nomadismo digitale è in continuo aumento, e questa tendenza ha conosciuto particolare fortuna negli ultimi due anni. Le statistiche mostrano che il 44% di tali lavoratori sono nati tra il 1981 e il 1995, che il 71% di essi lavora a tempo pieno e che il 36% di questi lavoratori sono Freelance.
Cosa serve per essere un nomade digitale?
Per vivere da nomade digitale esistono diverse opzioni che, in modi diversi, consentono di lavorare a distanza senza trascurare il proprio stile di vita.
La prima possibilità è lavorare come Freelance, monetizzando le proprie conoscenze e i servizi offerti alle altre aziende, il tutto da remoto. Inoltre, è possibile creare una propria attività, purché il progetto sviluppato si possa realizzare da qualunque parte del mondo. Infine, anche il lavoro dipendente è conciliabile con l’ipotesi di diventare nomadi digitali, a condizione che si possa svolgere in Smart Working. Questa modalità di lavoro si è diffusa molto a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.
I professionisti di questo tipo non sono tutti uguali, proprio perché la grande libertà di cui dispongono porta ciascuno di essi a comportarsi in modo un po’ differente dagli altri. Per esempio, qualcuno si trattiene in una località per alcune settimane, qualcun altro per dei mesi e qualcun altro ancora per periodi variabili a seconda del luogo in cui si trovano. Anche la professione svolta può fare la differenza, poiché i lavoratori dipendenti potrebbero aver bisogno di recarsi alla sede centrale dell’azienda di tanto in tanto, mentre i liberi professionisti sono sganciati da ogni vincolo. Comunque, le nuove tecnologie hanno cambiato profondamente il mondo del lavoro, tanto che ora poter lavorare da remoto anche a lungo termine è un’opzione sempre più concreta.
Che lavoro fanno i nomadi digitali?
Esistono professionisti, digitali e non, che agevolano più di altre il nomadismo digitale. Ecco di seguito una descrizione dei 10 lavori più diffusi in questo ambito.
- Programmazione online: questa attività si svolge interamente su computer, quindi è perfettamente adattabile a una vita in viaggio. I programmatori sono veri esperti di tecnologie digitali e sono molto richiesti in tutti i settori;
- Traduttore online: il web offre molti strumenti professionali che aiutano i traduttori nel loro lavoro. Non è più necessario consultare pesanti dizionari, perciò si può viaggiare leggeri;
- E-commerce: come un articolo può essere acquistato online in qualunque luogo, allo stesso modo può essere messo in vendita ovunque ci si trovi. Inoltre, il Dropshipping ha liberato i venditori perfino dall’esigenza di possedere un magazzino fisico;
- Consulente di viaggio: è il lavoro ideale per un nomade digitale, il quale vive esperienze dirette dei luoghi che consiglia ai suoi clienti;
- Life Coach o Coach di benessere: questi tipi di professionisti devono conoscere ogni segreto per una perfetta qualità della vita, e quale modo migliore di viaggiare per il mondo?
- Content creator. Youtuber, Tiktoker o Instagrammer: i professionisti dei social network sono alla continua ricerca di ispirazione per i propri post e viaggiare molto offre tantissimi spunti per lo “scatto perfetto”;
- Podcaster: i podcast possono essere ascoltati, ma anche realizzati, in ogni angolo del mondo. L’importante è disporre dell’attrezzatura necessaria;
- Scrittore: una professione da sempre affascinante, nella quale l’unico vincolo da rispettare è la data di consegna all’editore della propria opera;
- Psicoterapeuta online: parlare con questa figura professionale al di fuori del suo studio può mettere il paziente molto più a suo agio, fornendo vantaggi sia a sé stesso sia al terapeuta;
- Marketing Manager: grazie a un semplice computer, questo lavoratore può gestire comunicazioni con i clienti, statistiche e canali Social stando comodamente adagiato su una sdraio.
Quali paesi hanno un visto per nomadi digitali?
Diversi Paesi sparsi in continenti differenti riconoscono ufficialmente il nomadismo digitale e offrono un visto specifico per tutte le esigenze. Continua a leggere per scoprire quali sono!
1. Spagna
Il visto per il nomadismo digitale in Spagna è stato approvato in una legge recentissima, risalente a gennaio 2023. Questa norma si chiama “Ley de StartUps“e si occupa di regolare il lavoro a distanza e altre forme di lavoro contemporanee, oltre a consentire ai lavoratori stranieri di vivere e lavorare in questo Paese.
2. Estonia
Nonostante questo Stato avesse già creato programmi di imprenditoria e di e-residency molto interessanti a livello fiscale, a luglio 2020 ha dato vita anche al Nomad Visa Estonia. Questo visto permette di soggiornare nel Paese per un intero anno sbrigando pochissime pratiche burocratiche.
I requisiti minimi da soddisfare, comprendono lavorare al 100% da remoto, lavorare tramite internet o connessione di telecomunicazione, avere un reddito superiore a 4.000 euro negli ultimi sei mesi della domanda. Per maggiori informazioni, puoi consultare la pagina di E-Residency.
3. Georgia
Questa nazione è una destinazione ideale in cui trattenersi per un periodo di tempo medio, poiché ha molti vantaggi da offrire. Alcuni esempi sono il costo della vita basso, la facilità ed economicità di accesso da e per altri Paesi europei, oltre a un regime fiscale allettante.
Questo Paese offre la possibilità di risiedervi legalmente se si soddisfano i requisiti minimi: avere un lavoro stabile a distanza, acquistare un’assicurazione per la durata del soggiorno, generare un reddito superiore a 2.000 euro.
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4. Messico
Il Messico è un altro Paese che offre un visto speciale per chi lavora in remoto. È possibile ottenere più informazioni sul sito web del Ministero degli Affari Esteri o dall’ambasciata messicana nel proprio Paese.
Per ottenere il visto, è necessario dimostrare di avere un reddito fisso mensile di 1.700 euro o risparmi per 27.000 euro. Inoltre, questo Paese sta mettendo a punto leggi sempre più mirate per gestire i flussi di immigrazione incontrollata che ha visto nel corso degli anni; perciò realizza numerosi controlli e, per questo motivo, è conveniente richiedere il visto quando già si ha acquistato il volo di partenza.
5. Barbados
È stata una delle prime nazioni a mettere a disposizione un visto per il nomadismo digitale. Per ottenerlo, dovrai dimostrare di lavorare al 100% a distanza e di avere un reddito annuo superiore a 50.000 euro. Questo permesso, la prima volta, ha una validità massima di un anno ma può essere rinnovato.
6. Bermuda
Il visto in questo Stato si chiama “Work from Bermuda Certificate” e consente di restare per un anno senza l’obbligo di dichiarare le tasse in loco. Le Bermuda sono una delle poche destinazioni a non richiedere requisiti minimi di reddito. Per fare domanda dovete soddisfare i seguenti requisiti: essere maggiorenni, dimostrare di lavorare a distanza e con regolarità e avere un’assicurazione sulla vita.
7. Portogallo
Anche il Paese lusitano offre visti temporanei per lavoratori indipendenti e non. Per ottenerli, è necessario dimostrare di essere un freelance o un lavoratore a distanza, possedere risorse economiche sufficienti per mantenersi (reddito mensile superiore a 2.800€) e, in più, bisogna presentare un’assicurazione di viaggio valida e altra documentazione.
Ad ogni modo, i cittadini europei possono rimanere in Portogallo per un periodo massimo di 3 mesi, senza avere bisogno del suddetto visto.
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8. Seychelles
Il visto temporaneo in questa splendida nazione è chiamato “Visitors Working Permit” e permette soggiorni anche di un anno. In questo periodo di tempo, non è richiesto il pagamento delle tasse ed è possibile accedere ad altri incentivi, come degli sconti su alloggi a lungo termine.
9. Costa Rica
Tecnicamente, il visto che puoi ottenere qui non è dedicato esclusivamente al nomadismo digitale, ma permette comunque di stabilirsi nello Stato fino a due anni con opzione di proroga.
La procedura di richiesta del visto per i lavoratori a distanza nel Paese della “Pura Vida” è completamente online. Per ottenerlo, si devono soddisfare i requisiti minimi e avere un reddito mensile superiore a 3.000 euro se si viaggia da soli, per i gruppi familiari sarà un minimo di 4.000 euro al mese, e si deve anche avere un’assicurazione di viaggio per la durata del soggiorno.
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10. Mauritius
Il visto per nomadismo digitale offerto da quest’isola ha validità massima di un anno ed è totalmente gratuito e rinnovabile.
Per ottenerlo, devi dimostrare di essere autosufficiente a livello finanziario e provare che la sede dell’azienda per cui lavori o la tua principale fonte di guadagno risiedono fuori dal Paese. Inoltre, per questo tipo di visto è obbligatorio stipulare un’assicurazione di viaggio che copra tutto il periodo della tua permanenza nel paese.
11. Dubai (Emirati Arabi Uniti)
Questo Emirato dedica un intero programma al nomadismo digitale, intitolato “Work Remotely from Dubai“. L’iter burocratico è semplice e snello e la procedura prevede la presentazione di documenti di lavoro o aziendali, di un passaporto valido ed entrate mensili pari o superiori a 5.000 euro; sia per i lavoratori a distanza che per i proprietari di aziende, il rinnovo avviene su base annuale.
Per maggior iinformazioni e scoprire come richiederlo, puoi recarti su Visit Dubai.
12. Isole Cayman
Il visto qui si chiama “Global Citizen Concierge“. I requisiti minimi di reddito sono abbastanza alti, pari a $100.000 l’anno se viaggi da solo o $150.000 se sei in coppia, ma se riesci a ottenerlo puoi trattenerti in questo paradiso fino a due anni.
13. Anguilla (Regno Unito)
Il programma “Work from Anguilla” offre l’opportunità di rimanere su quest’isola anche un anno e di accedere a benefici fiscali molto vantaggiosi. È progettato appositamente per i liberi professionisti e i freelance. È sufficiente soddisfare alcuni requisiti minimi: dimostrare un reddito mensile di 2.000 € (individuale) o 3.000 €(familiare).
14. Montserrat
Il visto “Montserrat Remote Workers Stamp” è dedicato sia ai lavoratori dipendenti sia ai liberi professionisti, purché dispongano di un reddito minimo annuale di $70.000 e di un’assicurazione di viaggio munita anche di copertura Covid-19. Può valere fino a un anno.
15. Bahamas
Anche l’Extended Access Travel Stay, programma nazionale dedicato ai lavoratori esteri, consente soggiorni della durata di 12 mesi, rinnovabili poi per altri tre anni. Puoi ottenerlo presentando un’assicurazione medica valida e un documento che attesti che hai già un impiego.
16. Capo Verde
Questo arcipelago è un’ottima opzione se hai la necessità di lavorare in una zona del mondo con fuso orario non troppo diverso da quello italiano. Il “Remote Working Program” di questo Paese dura al massimo 6 mesi (rinnovabili) e costa solo €20.
Dove pagano le tasse i nomadi digitali?
Molto spesso, chi pratica nomadismo digitale viaggia in Paesi diversi nell’arco di un solo anno, quindi capire a quale Nazione fare riferimento per il pagamento delle imposte può non essere così immediato. Inoltre, la figura del nomade fiscale non è ancora stata normativizzata da nessun ordinamento giuridico, né in Italia né all’estero. Tuttavia, qualunque persona del mondo ha una propria residenza fiscale in una determinata Nazione: ciò significa che tutti devono pagare le tasse nel Paese in cui sono domiciliati fiscalmente.
Nel caso in cui tu abbia residenza fiscale in due Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) non avere preoccupazioni: queste Nazioni hanno firmato degli accordi bilaterali, siglando un quadro di azione fiscale tale per cui uno stesso cittadino non debba pagare le imposte in due Stati contemporaneamente. Ad ogni modo, informati sempre con un commercialista sulle possibili implicazioni del tuo caso particolare.
Se sei una persona fisica residente fiscalmente in Italia, devi sapere che l’articolo 3 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) dispone al primo comma che l’imposta sui redditi deve essere applicata sul totale dei redditi percepiti, indipendentemente da dove essi siano stati generati. Ai soggetti non fiscalmente residenti in Italia, invece, viene applicata l’imposta solo sui redditi maturati nel nostro Paese.
Per poter essere considerati residenti fiscali in Italia, occorre soddisfare alcuni importanti requisiti. In primo luogo, bisogna essere iscritti all’Anagrafe delle persone residenti in Italia oppure avete il proprio domicilio o dimora abituale nel nostro Paese. In secondo luogo, è indispensabile restare in Italia per la maggior parte dell’anno, pari ad almeno 183 giorni ogni anno e 184 in caso di anno bisestile.
Assicurazioni di viaggio per nomadi digitali
Avere un’assicurazione di viaggio è sempre importante ma per chi viaggia molto per motivi professionali lo è ancora di più, perché in molti Paesi l’assicurazione europea dedicata ai lavoratori non è riconosciuta.
Esistono diversi tipi di assicurazioni e coperture speciali che ben si adattano a ogni esigenza. In particolare, Heymondo offre due polizze ideali per te:
- l’Assicurazione di viaggio Annuale, dedicata a chi che cambia spesso luogo di lavoro. È pensata per viaggi di durata massima di 60 giorni ciascuno, con partenza e ritorno sempre in Italia;
- l’Assicurazione di viaggio Lunga Permanenza, perfetta per chi parte senza sapere ancora quando tornerà. È valida tre mesi in tutto il mondo e può essere rinnovata fino a un anno, anche se si è già in viaggio, per poi essere stipulata nuovamente.
Oppure puoi decidere di stipulare una polizza di viaggio individuale per ogni viaggio che realizzerai. Inoltre, da noi puoi trovare coperture aggiuntive che ti faranno viaggiare più sereno. Alcuni esempi molto richiesti sono le polizze di annullamento del viaggio, quelle dedicate agli sport d’avventura e quelle che tutelano le attrezzature elettroniche.
Heymondo è la migliore assicurazione che puoi scegliere, grazie alle sue caratteristiche vantaggiose. Innanzitutto, la sua copertura per le spese mediche (che vengono sempre anticipate) arriva fino a 10 milioni di euro. È sempre inclusa una copertura delle spese extra di alloggio in caso di quarantena per Covid-19, a seguito di test positivo e prescrizione medica. Anche in caso di contagio da Covid-19, l’assistenza è attiva H24, 7 giorni su 7. In caso di annullamento del viaggio, le spese vengono rimborsate per 9 possibili motivi con la copertura di annullamento del viaggio.
In più, ogni preventivo è personalizzato e ogni polizza è gestibile comodamente dalla App per smartphone dedicata. Infine, il rapporto qualità-prezzo delle nostre assicurazioni è davvero concorrenziale.
E allora non aspettare oltre, scopri subito ciò che Heymondo ha da offrire!
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