Viaggiare in Marocco

E scoprire la sua cultura

Viaggiare in Marocco
E scoprire la sua cultura

Un viaggio in Marocco è per la maggior parte delle persone un sogno nel cassetto, una di quelle avventure che si accarezzano e pianificano per lungo tempo. Ebbene, il Marocco è una meta perfetta da visitare soprattutto dalla primavera all’autunno e riserva grandi emozioni. Devi solo decidere che tipo di esperienza vuoi vivere. In questa guida ti daremo degli spunti interessanti per metterti al lavoro ed iniziare a programmare la tua partenza.

Viaggiare in Marocco secondo i tuoi interessi

In Marocco è possibile vivere molteplici esperienze di viaggio e dedicarsi a diverse attività. A seconda della tua decisione di quando andare in Marocco, potrai optare per un itinerario al mare o in montagna, per un bagno, un trekking o un safari e scegliere quale città visitare. Di seguito ti proponiamo qualche idea di viaggio a seconda del tipo di turista che sei.

Se ami gli itinerari culturali, quello che fa per te è il tour delle città imperiali del Marocco, annoverate tra le cose da vedere assolutamente nel paese. Questo tour è votato all’arte e alla cultura, dandoti modo di scoprire labirintiche medine UNESCO, musei cittadini, variopinti souk, palazzi reali, lussureggianti giardini e imponenti moschee.

L’itinerario che ti suggeriamo di fare parte da Marrakech per raggiungere Fes, con tappe intermedie a Casablanca, famosa per la Moschea Hassan II, e Rabat, la città capitale del Marocco. Nel percorso, potrai anche visitare Meknes, la Versailles del Marocco, e  Volubilis, meraviglioso sito archeologico UNESCO. Questo itinerario, che richiede circa 8 – 10 giorni, è fattibile con i bambini, anche se – forse – per loro non sarà il più emozionante tra le possibilità di viaggio che il Marocco sa regalare.

Se vuoi trascorrere delle vacanze in Marocco durante i mesi estivi all’insegna dello sport e del relax, passando giornate in spiaggia e divertendoti tra le onde dell’Oceano, allora la tua destinazione à la città di Essaouira, chiamata la “Sposa dell’Atlantico”. Questa antica città fortificata del Marocco, caratterizzata da case bianche, è considerata infatti una destinazione da non perdere per il turismo balneare. Chi ama dedicarsi ai bagni di sole, potrà posare il telo mare d’ordinanza lungo le bellissime spiagge ubicate proprio difronte alla Riserva Naturale delle Isole Mogador, dove scorrazzano – tra gli altri – i falchi della Regina.

Gli iperattivi dell’estate, che a dormire sotto l’ombrellone proprio non sanno stare, potranno passare in rassegna praticamente tutti gli sport acquatici che richiedano una tavola e del vento, perché ad Essaouira le brezze oceaniche son di casa tutto l’anno. I cacciatori del vento come i windsurfer e i kiter avranno pane per i loro denti e si divertiranno come bambini a fare bordi lungo la costa, mentre i surfer potranno danzare tra le onde sopra la loro tavola, deliziando – con le loro acrobazie – il pubblico dei vacanzieri da spiaggia, che – presumibilmente – come nei migliori dei film, finiranno per innamorassi dei “bruciati dal sole”.

Attenzione però, perché Essaouira è anche cultura. Questa settecentesca città portuale fortificata, dalla forte influenza europea, vanta infatti una mirabile Medina sul mare, talmente bella e importante per il suo valore storico culturale, da essere stata inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Non dimenticarti poi di fare tappa al mercato del pesce e di visitare le botteghe e le bancarelle che vendono prodotti di artigianato locale. Non vorrai tornare in Italia senza un nuovo tappeto per il soggiorno.

Il percorso di trekking del Jebel Saghro si snoda nel punto più orientale della catena montuosa dell’Anti Atlante, l’ultima grande montagna prima del Sahara. Si tratta di un massiccio roccioso isolato, situato su per giù tra la valle del Draa e quella del Daades, dove vive la tribù berbera seminomade degli Aït Atta. Le località d’accesso del trekking, dotate di servizi, sono tre: il villaggio meridionale di N’Kob, Kelaâ M’Gouna e Boumalne du Dadès sul versante settentrionale della catena. Questo percorso riserva dei panorami naturali unici tra Igli e Bab n’Ali. 

D’altra parte, la Valle del Dades, conosciuta con il soprannome di Valle delle Rose o anche Valle delle mille Kasbah, è un’altra meta molto amata per fare passeggiate tra la natura del Marocco. Lungo il canyon attraversato dal fiume Dades, dove le piante di rose si estendono a perdita d’occhio e le montagne dell’Alto Atlante fanno da guardiane, vivrai un’esperienza memorabile.

Il territorio, attraversato da mercanti e nomadi del deserto che affollano i souq del lunedì e del giovedì, è costellato da città fortezze come la seicentesca Amerhidl e l’ottocentesca Ait Abou, e da oasi tra cui Skoura, con il suo suggestivo palmeto tutelato dall’UNESCO. La Valle delle Rose deve il suo nome alla presenza della pianta di rosa, che qui è molto diffusa, tanto da essere coltivata per trarne profumi e prodotti per la cosmesi.

Sei un appassionato cinefilo e quando viaggi ti piace andare a visitare le location comparse nei tuoi film e serie televisive preferiti? Lo sapevi che in Marocco puoi fare del cineturismo? Ebbene sì, le pittoresche località del Marocco hanno spesso fatto da scenario a famosi film. Ma c’è una destinazione in particolare, a sud-ovest del Paese, che è particolarmente votata alle Settima Arte. Stiamo parlando di Ouarzazate, anche conosciuta con il nome di Hollywood dell’Africa. In questa caratteristica zona, l’imprenditore marocchino Saïd Alj ha fondato nel 2004 la CLA Studios, uno studio cinematografico realizzato grazie ad una partnership con Cinecittà Studios – Dino De Laurentiis. Ebbene sì, c’è lo zampino dell’Italia. Viaggiando alle porte del deserto potrai visitare i set di Atlas Corporation Studios, ubicati a 5 chilometri a ovest della città di Ouarzazate, ma anche vedere le mostre di costumi e oggetti di scena. I set aperti alle visite sono tre:

  • Il set di Gerusalemme, uno dei più grandi set cinematografici del mondo, costruito in un tempo record di 3 mesi da circa 600 artigiani ed utilizzato in diversi film e serie TV famosi in tutto il mondo come Il Trono di Spade, Kingdom of Heaven e Prince of Persia. 
  • Il set della barca Ben Hur, dove potrai visitare l’interno della cambusa.
  • Il set Kasbah, una riproduzione esatta di un vecchio villaggio berbero. 

Tra i film e serie TV girati qui, oltre ai già citati Prince of Persia – Le sabbie del tempo, Il Trono di Spade e Ben Hur, si possono annoverare anche Nessuna verità (Body of Lies), La papessa, Prometheus, Queen of the Desert e Mission Impossible.

Gastronomia in Marocco

Una cosa è certa, la cucina marocchina è ricca e variegata ed è davvero buona! La tradizione culinaria del Marocco è lo specchio della sua cultura sfaccettata. I piatti tipici portano con sé i sapori e i colori del Medio Oriente, dell’Andalusia e della Francia. Pietanze come il couscous e il tagine ci raccontano dei Berberi. La gastronomia del Marocco propone carne, pesce, legumi, vegetali e frutta. Non mancano le spezie: cardamomo, cumino, curcuma, zenzero, pepe, cannella, paprika, peperoncini del Sahara e zafferano, che danno a ogni pietanza un tocco particolare e ricercato. Se ami i dolci il tuo palato sarà accontentato non solo dalla frutta candita, ma anche da dolci con semi di sesamo e chiodi di garofano. Tra i piatti tipici della cucina marocchina, che dovrai assaggiare tassativamente durante il tuo viaggio, vanno annoverati i seguenti: 

  • Couscous, un grano di semola fine servito con agnello. 
  • Tagine, uno stufato cotto in un vaso di terracotta che vede diverse varianti come manzo e prugne, pollo e limone, agnello e datteri. 
  • Harira, una zuppa speziata tradizionale berbera di pomodori, lenticchie, cipolla e ceci.
  • Kefta, delle polpette fatte con uova, frutti di mare o verdure. 
  • Pastilla, un dolce di pasta filo riempito con pollo tagliuzzato o piccione, uova, cannella, uvetta e mandorle tritate.

La cultura in Marocco

La cultura del Marocco è millenaria e come qualunque cosa che esista da così tanto tempo è sfaccettata e difficile da riassumere in due parole, che finirebbero per banalizzarla o distorcerla. Quello che ti possiamo dire è che la cultura marocchina è profondamente legata alla religione islamica ed è arricchita dagli usi e costumi dei Berberi. Di quando in quando, però, strizza l’occhio a culture occidentali che, nell’arco dei secoli, per motivi sociopolitici ed economici hanno intrecciato la loro storia con quella di questo paese africano.

La cultura marocchina è fatta di parole, lingue, profumi, sapori, colori, materiali e suoni. Una tradizione che è viva e si evolve e che potrai intuire, forse sfiorare, visitando le medina, le oasi, le città fortezza, bevendo un tè o assaggiando piatti della cucina tradizionale ed osservando i locali nel semplice gesto di vivere la loro quotidianità.

I 5 luoghi più belli del Marocco

Il Marocco accoglie molte destinazioni imperdibili, essendo un paese ricco di cultura e tradizioni. La nostra guida ti aiuterà a scoprire le meraviglie di questo paese affascinante e vivere un’esperienza indimenticabile.

La chiassosa, variopinta e seducente Marrakech non può certo mancare tra i cinque luoghi più belli del Marocco. Una città famosa certo per la sua Medina dichiarata Patrimonio mondiale dall’UNESCO, che si estende per 700 ettari. Una destinazione famosa per i capolavori d’arte e architettonici che la abitano, a partire dai bastioni e dalle porte monumentali, per poi passare alla Moschea Koutoubia, alle tombe Saadiane, alla kasbah, alle rovine del Palazzo Badia e al Palazzo Bahia, senza contare la seducente atmosfera che le sue case, i souk e i fondouks riescono a creare.

Ma ci sono altri angoli di Marrakech degni di nota, che raccontano la storia di artisti europei che furono sedotti dal fascino di questa antica città imperiale. Uno di questi è il Giardino Majorelle in Rue Yves St Laurent, e già dal nome del luogo e della via puoi intuire qualcosa. I famosi Giardini Majorelle sono un complesso di giardini botanici e paesaggistici che l’artista francese Jacques Majorelle (1886-1962) progettò negli anni ’30, durante il periodo coloniale. Nel 1919 il pittore si stabilì nell’antica medina di Marrakech e ne subì inevitabilmente il fascino. Dopo qualche anno decise di acquistare un palmeto ubicato a nord-ovest della città vecchia e vi fece costruire una villa in stile moresco, che accolse l’abitazione e l’atelier dell’artista.

Majorelle era sì un pittore, ma anche un appassionato di botanica e iniziò così a plasmare intorno alla villa un giardino botanico ispirato dai giardini tradizionali marocchini, dipinse le pareti e i muretti del suo tipico blu Majorelle, un blu oltremare – cobalto e, nel 1947, decise di aprire quest’opera d’arte naturale al pubblico. Nel 1962 Majorelle morì e il giardino fu abbandonato per essere riscoperto nel 1966 dal grande stilista francese Yves Saint Laurent e dal suo compagno di una vita Pierre Bergé. I due negli anni ’80 acquistarono la proprietà e la ristrutturarono ribattezzandola Villa Oasis. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono state disperse nel roseto della magione e nel giardino è presente un memoriale in suo onore. Oggi i Giardini Majorelle sono una amatissima meta turistica. Oltre alle collezioni botaniche del giardino, che contano cactus, banani, aloe, palme e bambù, e diverse specie animali, il polo museale accoglie la mostra Yves Saint Laurent et le Maroc e un museo berbero.

Tra i luoghi più belli del Marocco, e anche tra i più pittoreschi, a nostro avviso va citata Chefchaouen, la famosa città blu del Marocco. Sicuramente, se sei un viaggiatore incallito e ami seguire travel blogger e travel influencer, avrai già visto centinaia di scatti e video fatti proprio nelle tortuose stradette color cielo di questa rinomata località del Marocco settentrionale. Chefchaouen è ubicata ai piedi delle montagne del Rif e, pur essendo annoverata tra le mete turistiche del paese più amate, si conserva ancora intima e rilassata. La visita di Chefchaouen non richiede più di un paio di giorni, durante i quali potrai ammirare:

  • Piazza Uta el Hamman, cuore della medina di Chefchaoue. 
  • La Kasbah, una fortezza cinta da mura del 1500.
  • La Grand Mosquée ed il suo minareto ottagonale.
  • La porta Bab el Ain, uno dei principali accessi alla medina.
  • La Moschea Spagnola Bouzâafar, arroccata su una collina poco fuori dal centro.
  • La cascata di Ras el-Maa, in una passeggiata nella natura fuori dal centro cittadino.

Chefchaouen è anche la base di partenza perfetta per fare trekking nelle montagne del Rif.

Ci spostiamo ai piedi delle montagne dell’Atlante, dove troviamo Ait-Ben-Haddou, un’altra destinazione che consideriamo uno dei cinque luoghi più belli del Marocco. Perché? Questa località, situata a circa a 30 chilometri da Ouarzazate, è una pittoresca Ksar, ossia città fortificata, del Marocco pre-sahariano, che mantiene ancora inalterato il suo assetto architettonico del 1600, per il quale si è meritata l’inserimento nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Immagina un gruppo di edifici di fango rosso ubicati su di un’altura che domina la valle in cui serpeggia il fiume Ounila, lungo l’antica strada del commercio che le carovane percorrevano attraverso il deserto del Sahara dal Sudan fino a Marrakech. Immagina la piazza, le torri angolari, i vicoli stretti e tortuosi, un imponente granaio fortificato, l’agadir, la moschea ed il santuario accesi dai colori caldi della terra. A raccontartelo ti si è palesata nella mente un’ambientazione da film, vero? Ed in effetti Ait-Ben-Haddou, per la sua scenografica apparenza, ha fatto da set cinematografico naturale per diversi film tra cui Il gioiello del Nilo, Il Gladiatore ed Alessandro.

Kelaat M’gouna è una città situata nella nota Valle delle Rose nella provincia di Tinghir. Questa località, abitata per lo più da una popolazione di origine berbera, è famosa per il Festival delle Rose che si tiene annualmente all’inizio di maggio e, più in generale, per la romantica fioritura di milioni di rose in primavera.

Non si sa esattamente come la rosa damascata sia giunta sino a qui. C’è chi sostiene che a portare la rosa in una delle valli più lunghe del Marocco siano stati i pellegrini Amazigh nel X secolo al ritorno dal loro viaggio alla Mecca e chi invece attribuisce il merito dell’arrivo della rosa in Marocco ai francesi. Fatto sta, che questa pianta profumata nella vallata ai piedi delle montagne dell’Atlante si è sentita proprio a casa tanto che, attorno alla rosa, è nato un importante business.

Il Festival della Rosa di Kelaat M’gouna è considerato uno dei festival più antichi del Marocco. Durante la celebrazione famiglie marocchine e turisti visitano Kelaat M’gouna e fanno festa. Ci sono gruppi folkloristici di musici e danzatori, costumi tradizionali e foulard dai colori vivaci, parate di fiori, viene eletta persino una Miss e ovviamente è possibile acquistare ad ogni angolo oggetti di artigianato, saponi, profumi, lozioni, oli e rose essiccate. C’è forse qualcosa di più bello di una città abbracciata dalle rose?

Il deserto del Sahara conserva nel nostro immaginario qualcosa di fiabesco ed avventuroso, per i tanti film visti o per i racconti che ci leggevano da bambini. Ebbene, in Marocco ti sarà possibile vivere realmente quella che è sempre stata solo una fantasia nella tua mente. Ti basterà raggiungere la sperduta località di Merzouga, definita una delle porte del Sahara, e – va detto – che sabbia qui ce n’è in abbondanza.

Dal villaggio di Merzouga partono i safari che permettono di vivere un’esperienza di viaggio nel deserto. Potrai avventurarti sulla groppa di un dromedario nel territorio dell’Erg Chebbi, ovviamente con un gruppo ed una guida esperta. Quello che ti aspetta sono dune di sabbia colore dell’oro che si srotolano come onde davanti ai tuoi occhi, graziose oasi, lussureggianti palmeti, scoppiettanti falò sotto le stelle, un letto in una tenda berbera ed un silenzio magico, se i compagni di viaggio di cui sopra non sono dei festaioli incalliti.

Quando la stagione è propizia, ossia durante la stagione delle piogge, potrai ammirare anche il lago Dayet Srij, che è situato poco distante dal centro del villaggio di Merzouga. Si tratta di uno dei pochi laghi nel deserto e, più in generale, del Marocco. Il bacino di Dayet Srij è famoso per ospitare un ricco ecosistema, e regalare tramonti mozzafiato. Tra gli animali che vivono nelle acque del lago spicca anche una buffa e chiassosa colonia di fenicotteri.

Cosa devo sapere quando viaggio in Marocco?

L’economia del Marocco è fortemente legata al viavai turistico e quindi il paese è facile da visitare. Nondimeno, quando inizierai a pianificare il tuo viaggio e poi, quando ti troverai a vivere la tua avventura sul campo, dovrai tenere presente che ti trovi in un paese musulmano tradizionalista, con una cultura ben diversa da quella occidentale. 

Altro aspetto da tenere conto durante un viaggio in Marocco è il clima, che può rivelarsi un continuo saliscendi, soprattutto se fai un viaggio on the road. Le temperature sono miti lungo le coste e aspre nell’entroterra. Dal giorno alla notte c’è una forte escursione termica, soprattutto nel deserto, e la maggior parte dei riad non ha il riscaldamento nelle stanze. Adotta una sana strategia di abbigliamento a strati e portati qualcosa di caldo per la notte.

Hai bisogno d’ispirazione per il tuo prossimo viaggio in Marocco? Potete trovarla nei nostri articoli!

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