Dopo tante limitazioni tutti abbiamo voglia di viaggiare, soprattutto in estate. Ma, per farlo in sicurezza, è indispensabile rispettare le leggi e informarsi sulle norme dei Paesi dove si puo viaggiare nel 2021. Noi consigliamo di affidarsi a fonti ufficiali come siti governativi e delle istituzioni come IATA, per sapere dove si può viaggiare.
Per viaggiare tranquilli è sempre più importante avere il Green pass, oltre a un’assicurazione sanitaria come quella di Heymondo (con copertura Covid-19).
Viaggi in Italia
Viaggiare in Italia quest’estate è possibile senza limitazioni, poiché tutte le Regioni si trovano in zona bianca. Nel caso una o più Regioni cambiassero colore, ecco dove si potrà viaggiare:
-tra Regioni in zona gialla il transito continuerà a essere libero;
-riguardo alle Regioni in zona arancione o rossa, ci si potrà muovere per motivi di lavoro, necessità o salute. Viaggiare per motivi diversi da questi sarà possibile solo possedendo il Green pass.
Sono validi anche i Green pass emessi da altri Paesi dell’Unione Europea. I Green pass rilasciati da Stati esterni all’UE sono considerati validi solo se il ciclo vaccinale è stato eseguito con un farmaco approvato dallo Stato italiano.
Queste norme sono valide per tutti i soggetti dai 2 anni di età in su.
La Sicilia ha imposto di eseguire un tampone a tutti coloro che arrivano da Malta, Spagna e Portogallo o che abbiano soggiornato in questi Paesi nelle due settimane precedenti.
Viaggi in Europa
Secondo le normative italiane si può viaggiare all’estero liberamente in molti Paesi europei, almeno fino al 30 agosto 2021. Gli Stati dove si può viaggiare sono:
-i membri dell’Unione Europea, quindi Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (comprese Groenlandia e isole Far Oer), Estonia, Finlandia, Francia e territori annessi (Martinica, Guadalupa, Guyana francese, Mayotte e Riunione), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda (solo i territori europei), Polonia, Portogallo (comprese Madeira e isole Azzorre), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (comprese le isole Canarie e i territori che si trovano in Africa), Svezia e Ungheria;
-San Marino, Città del Vaticano, Andorra, Principato di Monaco;
-gli Stati inclusi nell’accordo Schengen, cioè Islanda, Lichtenstein, Norvegia (comprese le isole Jan Mayen e Svalbard), e Svizzera.
Consigliamo di informarsi attentamente presso fonti ufficiali come il sito della Farnesina per sapere se gli Stati dove si puo viaggiare nel 2021 applicano restrizioni all’ingresso o chiedono particolari requisiti. I provvedimenti in cui è più probabile imbattersi sono uno o più tamponi obbligatori, periodi di isolamento e/o quarantena di durata variabile e, ovviamente, il Green pass.
Qui sotto proponiamo 5 destinazioni popolari dove si può viaggiare dall’Italia quest’estate.
Spagna
Che si amino storia, architettura o la classica vacanza di mare, la Spagna accontenta tutti. Si possono visitare grandi città come Madrid, Barcellona e Siviglia, immergersi nei palazzi in stile arabo di Granada e Cordoba o tuffarsi nel mare cristallino della Costa del Sol, delle Canarie e Baleari.
Quando si arriva in Spagna, prima di entrare nel Paese, bisogna superare un controllo sanitario che consiste in rilevazione della temperatura corporea e controlli dei documenti e dello stato generale visibile del soggetto. Tra i documenti da presentare c’è un formulario di salute pubblica (da compilare prima del viaggio) reperibile sul sito web Spain Travel Health o sulla app omonima.
Il governo spagnolo aggiorna settimanalmente la lista dei Paesi e delle regioni considerati a rischio. Se si proviene da uno di questi luoghi, all’ingresso in Spagna bisogna presentare uno tra questi documenti (validi anche in formato digitale):
-un certificato che attesti la completa vaccinazione contro il Covid-19. Sono validi i certificati rilasciati dal 14° giorno successivo alla somministrazione dell’ultima dose di vaccino;
-un certificato che confermi la negatività a questo virus, a patto che il tampone sia stato effettuato nelle 48 ore precedenti all’ingresso in Spagna;
-un certificato di guarigione dal virus rilasciato almeno 11 giorni dopo il primo tampone positivo e valido 6 mesi dal giorno di estrazione del campione per il test.
Tutti questi documenti vanno esibiti in spagnolo, inglese, tedesco o francese, oppure vanno accompagnati da una traduzione spagnola ufficiale.
Grecia
La Grecia è la culla della cultura europea perciò gli amanti della storia e dell’arte non possono farsela scappare. Questo Paese, però, offre anche isole dalle ampie spiagge e dal mare bellissimo, perfetto per immersioni e gite in barca.
Per entrare in Grecia è necessario presentare il Green pass e un Passenger Locator Form compilato con informazioni sul Paese di provenienza, durata di eventuali precedenti soggiorni in altri Stati e indirizzo di soggiorno in Grecia. Nel caso in cui una persona abbia ricevuto una sola dose di vaccino dopo essere guarito dal Covid-19, dovrebbe portare con sé anche uno di questi documenti:
-un certificato che attesti la completa vaccinazione da almeno due settimane;
-un tampone PCR negativo svolto entro 72 ore prima dell’ingresso in Grecia;
-un tampone rapido negativo svolto entro 48 ore prima dell’ingresso;
-un certificato di guarigione emesso almeno un mese dopo il primo test positivo.
È possibile, inoltre, che entrando nel Paese si venga scelti a campione per un tampone rapido obbligatorio. In caso di positività dovrà restare in isolamento il viaggiatore ed eventuali accompagnatori.
Oltre ai documenti sopra illustrati, i minori tra i 12 e i 18 anni non compiuti possono presentare un self test negativo svolto entro le 24 ore precedenti alla partenza.
Malta
Malta è una destinazione molto amata dai giovani perché offre un bel mare e tanta movida ma non c’è solo quello. Molte delle sue cittadine hanno il fascino della storia secolare. Per chi ama il movimento, poi, qui si possono svolgere attività come passeggiate, trekking e itinerari in barca.
Per entrare a Malta bisogna presentare un certificato europeo che confermi il completamento del ciclo vaccinale da almeno due settimane (Green pass). In assenza di questo documento si dovrà restare in quarantena per due settimane a spese del soggetto (per il vitto). Chi non può essere vaccinato per motivi di salute deve chiedere specifica autorizzazione per poter entrare nel Paese. I bambini tra 5 e 11 anni di età possono entrare solo se accompagnati da genitori o tutori legali totalmente vaccinati, ma devono presentare un tampone PCR negativo effettuato nei 3 giorni precedenti all’arrivo.
Non sono ritenuti validi i certificati di guarigione dal Covid-19, quelli che attestano una sola dose di vaccino ricevuta (a meno che non si tratti di vaccino monodose), quelli che attestano la negatività al tampone, né quelli redatti a mano.
Croazia
La Croazia è una meta interessante dal punto di vista naturalistico. Le innumerevoli isole rendono felici gli amanti del mare, mentre l’entroterra offre laghi, grotte e parchi naturali in cui immergersi facendo passeggiate rilassanti.
L’ingresso in Croazia è permesso dietro presentazione del Green pass. Se non lo si possiede bisogna esibire un documento a scelta tra:
-tampone PCR o antigenico negativo effettuato rispettivamente entro 72 o 48 ore prima dell’arrivo in Croazia;
-un certificato che dichiari il completamento del ciclo vaccinale, emesso entro i 9 mesi precedenti all’arrivo;
-in caso di vaccino monodose, il certificato deve attestare che siano passate almeno due settimane dalla ricezione della singola dose;
-un certificato medico di guarigione dal virus e che attesti la ricezione di una dose di vaccino entro 6 mesi dal periodo della malattia;
-un certificato di ricezione della prima dose di vaccino tra 22 e 42 giorni prima dell’arrivo (nel caso di AstraZeneca il periodo va da 22 a 84 giorni prima).
Nel caso non si possa presentare alcun documento, entrando in Croazia bisogna sottoporsi a un tampone e restare in autoisolamento finché non si riceve l’esito negativo. Se non si può svolgere il tampone si deve rimanere in autoisolamento per 10 giorni.
Sono esentati da queste norme i viaggiatori che transitano solamente e restano in Croazia meno di 12 ore, presentando un documento di prova.
Islanda
L’Islanda offre viaggi completamente diversi da ciò a cui siamo abituati. Grazie alla sua natura selvaggia e incontaminata l’avventura si può trovare ovunque, esplorando geyser, laghi e fonti termali calde. Inoltre si possono ammirare numerose cascate di altezze e colori differenti.
Prima di arrivare in Islanda tutti i viaggiatori devono registrarsi presso un’apposita piattaforma governativa. I soggetti guariti o totalmente vaccinati devono presentare un certificato di guarigione o uno di completa vaccinazione rilasciato almeno due settimane dopo la ricezione dell’ultima dose (Green pass). Oltre a ciò deve essere esibito un tampone PCR o antigenico negativo svolto entro 72 ore dalla partenza. Se i documenti presentati non sono validi bisogna sottoporsi a un tampone e a 5 giorni di quarantena, per poi fare un altro tampone. Quest’ultima procedura è applicata a chi non possiede alcun certificato.
Una volta arrivati in Islanda si consiglia di scaricare l’app di tracciamento Rakning C-19.
Viaggi nel resto del mondo
Sul sito della Farnesina si possono trovare liste di diversi Paesi, anche quelli extra-europei, ognuna con normative diverse. Si può viaggiare all estero negli Stati nelle liste C e D (salvo eventuali restrizioni locali o regionali). I Paesi nella lista E, invece, ammettono l’ingresso solo per motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza o rientro presso residenza, abitazione o domicilio (propri o di persona con cui si ha una relazione affettiva dimostrabile).
Consigliamo di informarsi con cura per conoscere i casi specifici. Qui spieghiamo la situazione di 5 Paesi del mondo molto richiesti.
Giappone
Nonostante il Giappone faccia parte te della lista D, purtroppo ha vietato l’ingresso per motivi turistici almeno fino al 5 settembre (data di termine delle Paralimpiadi). Sono state anche sospese le concessioni di nuovi visti di lavoro o studio.
L’entrata in Giappone è permessa solo se si possiede già un visto valido o una Residence Card.
Quando si arriva nel Paese si deve presentare un test PCR negativo svolto nelle 72 ore precedenti alla partenza. Inoltre, si dovrà eseguire un test salivare e attendere l’esito sul posto. A questo punto si potrà raggiungere il luogo di soggiorno in cui si deve restare in autoisolamento per 14 giorni.
Emirati Arabi Uniti
Gli Emirati Arabi Uniti sono una destinazione per chi ama le vacanze all’insegna del lusso. Ad Abu Dhabi sono irrinunciabili visite alla Gran Moschea dello Sceicco Zayed e al parco Ferrari World. A Dubai, invece, non si possono ignorare il Burj Khalifa e il Dubai Mall, oltre alle bellissime spiagge di sabbia bianca.
Per poter entrare nell’Emirato di Abu Dhabi bisogna esibire un tampone molecolare negativo svolto nei 3 giorni precedenti alla partenza. Al momento dell’arrivo ci si deve sottoporre a un altro tampone molecolare. Se si arriva con volo diretto non è prevista la quarantena ma bisogna tenersi in isolamento fino alla ricezione dell’esito.
In base alla durata del soggiorno, è necessario ripetere il tampone il sesto giorno (se si è vaccinati) oppure il sesto e il dodicesimo giorno (in caso di mancata vaccinazione). Se si arriva dall’Emirato di Dubai, alla frontiera occorre presentare un tampone PCR negativo risalente al massimo a 48 ore prima.
Arrivando nell’Emirato di Dubai con volo diretto bisogna mostrare un tampone molecolare negativo svolto al massimo 72 ore prima della partenza.
Giordania
Quando si pensa alla Giordania viene subito alla mente la città di Petra. Questa e altre vestigia delle civiltà antiche sono il simbolo del Paese. Inoltre il deserto ha sempre la sua attrattiva, soprattutto nella zona protetta di Wadi Rum.
Per viaggiare in Giordania bisogna registrarsi sulla piattaforma governativa dedicata. In questa fase, se si annettono i propri dati di vaccinazione si verrà esentati dal test PCR obbligatorio all’arrivo.
È necessario disporre di un’assicurazione sanitaria per tutto il viaggio.
All’arrivo si deve presentare un tampone PCR negativo svolto entro 3 giorni prima di partire.
Se si risulta positivi all’eventuale tampone svolto sul posto, bisognerà passare 7 giorni in quarantena per poi effettuare un nuovo test.
Canada
Anche il Canada fa parte della lista D ma, ciononostante, vieta l’ingresso per turismo. È ammesso solamente chi possiede un permesso di studio o di lavoro (anche temporaneo).
Entrando in Canada è obbligatorio scaricare l’app ArriveCAN. In casi molto eccezionali sono permessi gli ingressi per altri motivi, però bisogna rimanere in quarantena per 14 giorni presso il luogo di soggiorno indicato. Inoltre, all’arrivo nel Paese bisogna esibire un tampone molecolare negativo risalente al massimo a 72 ore prima della partenza. In seguito si svolgerà un ulteriore test molecolare sul posto. L’esito si dovrà attendere per 3 giorni in uno degli alberghi riconosciuti, che dovrà essere prenotato a proprio carico.
Australia
Almeno fino al 17 settembre e, probabilmente, fino a metà 2022 le frontiere dell’Australia non permettono transiti né in ingresso né in uscita. Gli unici soggetti ammessi sono legati a motivi umanitari o dotati di competenze particolari in settori di interesse nazionale.
Corridoi turistici covid-free
Il 28 settembre 2021 il Ministro della Salute ha autorizzato i “Corridoi turistici Covid-free”, che sranno in vigore dal 30 settembre 2021 al 31 gennaio 2022, salvo proroghe.
Sono considerati tali tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, che corrispondono a viaggi turistici controllati, con permanenza presso strutture ricettive selezionate. Si tratta di viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici.
Ecco quali sono i paesi inclusi in questo elenco:
Aruba
Per raggiungere la bellissima isola caraibica di Aruba utti i visitatori dovranno completare online l’iter della carta di imbarco/sbarco (ED-Card) e ottenere l’approvazione per l’ingresso ad Aruba.
All’ingresso nel Paese, tutti i viaggiatori, di età superiore ai 15 anni, dovranno presentare un risultato negativo del test Covid 19 (PCR) effettuato entro le 72 ore dalla partenza.
In caso di mancata presentazione del risultato del test sarà possibile effettuarlo in aeroporto e sottoporsi ad un periodo di isolamento fino all’ottenimento del risultato. Non dovrà osservare isolamento invece chi è vaccinato.
Mauritius
A partire dal 1° ottobre 2021, per poter entrare a Mauritius i viaggiatori vaccinati dovranno presentare un tampone molecolare negativo, effettuato al massimo 72 ore prima della partenza. È obbligatorio un tampone rapido da effettuare all’arrivo (giorno 0) e uno durante il quinto giorno di permanenza (anche un tampone antigenico autosomministrato). I viaggiatori possono esplorare l’isola dopo aver ricevuto l’esito negativo del test effettuato nel giorno 0.
Per quanto riguarda i viaggiatori non vaccinati, per poter entrare a Mauritius deve essere presentato un tampone molecolare negativo effettuato al massimo 72 ore prima della partenza. I visitatori devono prenotare un soggiorno-quarantena di 14 giorni presso uno degli hotel accreditati.
In tutti i casi è obbligatorio avere un’assicurazione sanitaria per il COVID19.
Seychelles
I viaggiatori in arrivo devono effettuare non oltre le 72 ore dalla partenza un tampone molecolare (PCR test) avente esito negativo e compilare la “Health Travel Authorisation” sul seguente sito: https://seychelles.govtas.com/
l risultato del test e la “Health Travel Authorisation” verranno richiesti dalla compagnia aerea al momento del check-in e senza di essi potrà essere negato l’imbarco. E’ anche obbligatoria la stipula di un’assicurazione sanitaria COVID-19 che copra eventuali costi di quarantena e trattamenti medici. Non è obbligatoria la vaccinazione, ma è fortemente raccomandata.
I viaggiatori potranno alloggiare solamente all’interno di strutture alberghiere o a bordo di imbarcazioni autorizzate e non è previsto alcun periodo di isolamento o quarantena.
Repubblica Dominicana
E’ consentito l’ingresso nel Paese a tutti i viaggiatori provenienti dall’estero senza alcuna restrizione.
Tutti i viaggiatori in entrata ed in uscita dal paese devono, prima del loro viaggio, compilare ed inviare online un formulario .
Per i voli provenienti dall’Italia, l’ingresso è libero e non sono richiesti tamponi o certificati vaccinali da presentare all’entrata.
Egitto
Dal 1 settembre 2020, i cittadini italiani che vogliono andare in Egitto dovranno dotarsi di un certificato di test PCR (tampone) negativo al COVID-19 effettuato entro le 72 ore precedenti all’orario previsto di partenza del volo.
I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, se sprovvisti di certificato, potranno effettuare il tampone all’arrivo in aeroporto.
Tutti i viaggiatori che sono in possesso di un certificato di vaccinazione per COVID19 sono esentati dall’obbligo di presentare il PCR negativo.
Cosa fare all’ingresso in Italia dai Paesi esteri?
Si può viaggiare all estero ma, a prescindere dal Paese di provenienza, per entrare in Italia è indispensabile compilare il Passenger Locator Form digitale. Basta un unico documento per nucleo familiare.
Se si proviene dagli Stati della lista C (membri UE, Schengen e Israele, Regno Unito escluso), entrando in Italia è necessario presentare il Passenger Locator Form e il Green pass. In caso non si abbiano questi documenti bisognerà rimanere 5 giorni in isolamento fiduciario, per poi eseguire un tampone molecolare o antigenico.
Se si arriva da Paesi della lista D bisogna presentare il Passenger Locator Form accompagnato da un tampone negativo (antigenico o molecolare) risalente a massimo 72 ore prima dell’arrivo. In caso di ingresso dal Regno Unito il tampone non deve superare le 48 ore dall’arrivo in Italia. Inoltre servirà restare in isolamento fiduciario per 5 giorni, dopodiché si svolgerà un altro tampone.
I soggetti che provengono da Stati Uniti, Canada o Giappone devono disporre del Passenger Locator Form e, se possiedono il Green pass, entrando in Italia saranno esentati dall’obbligo di tampone e successivo isolamento. In caso contrario, seguiranno la procedura sopra descritta.
L’ingresso in Italia dai Paesi della lista E è permesso sempre ai cittadini italiani, UE e Schengen e ai loro familiari, ai soggiornanti di lungo periodo e familiari, e a chi ha relazioni affettive dimostrabili con persone residenti in Italia. In tutti gli altri casi l’ingresso è autorizzato per motivi di studio, lavoro, salute, urgenza o rientro. I documenti necessari e la procedura sono gli stessi citati sopra, con l’unica differenza dell’isolamento fiduciario che, in questo caso, dura 10 giorni.
Esistono eccezioni per Brasile, India, Sri Lanka e Bangladesh (membri della lista E): almeno fino al 30 agosto sono vietati gli ingressi in Italia da questi Paesi, con eccezioni limitate consultabili sul sito del Ministero della Salute italiano.
Conclusioni
Non serve aspettare che la pandemia sia finita, si può viaggiare all’estero anche ora. Basta attenersi alle regole di sicurezza, italiane e internazionali, e tutelarsi il più possibile. E quale modo migliore di proteggersi se non con un’assicurazione?
Affidandosi a Heymondo e scaricando l’app, potrai usufruire di assistenza H24 e viaggiare serenamente.
Grazie alla comoda app gratuita di Heymondo potrai infatti contattare il servizio di assistenza in qualsiasi momento, senza costose chiamate internazionali ma semplicemente usando una connessione internet.
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