Le isole Svalbard sono considerate il santuario dell’orso polare, in virtù della nutrita popolazione di plantigradi che vive stabilmente in questo arcipelago. Politicamente, le Svalbard appartengono alla Norvegia, sorgono nel Mar Glaciale Artico e costituiscono le terre abitate più a nord del pianeta. 

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Qui, la natura incontaminata e la fauna artica danno vita a un ecosistema particolarmente fragile, ma caratterizzato da una fulgida bellezza. 

Le isole Svalbard affascinano i viaggiatori con i loro endemismi, con un’infinità di paesaggi dal fascino irresistibile e con le loro misteriose città minerarie, che sfoggiano una bellezza al contempo austera ed inquietante. 

Oltre che dalle diverse migliaia di orsi polari attualmente censiti, le Svalbard sono abitate da poco più di 3 mila persone, di cui la maggior parte risiede a Longyearbyen, il centro amministrativo dell’arcipelago. 

Una piccola comunità che recentemente si è trasformata in una cittadina divertente e moderna, ricca di musei, attività culturali, ristoranti, bar e strutture ricettive. Ma cosa vuol dire il termine “Svalbard”? Il suo significato letterale è “coste fredde” e, come dimostrato da numerosi manoscritti dell’epoca, la parola era già utilizzata a partire dal XII secolo. 

Eppure, nonostante il nome, le Svalbard godono di un clima relativamente mite, soprattutto se paragonato a tantissime altre aree situate alla stessa latitudine. La temperatura di Longyearbyen varia dai -10 / -20°C del lungo inverno artico ai 5 / 6°C della stagione estiva. 

Qualche curiosità degna di interesse? Esattamente come l’Islanda, le Svalbard non ospitano alberi; il terreno costantemente gelato, infatti, consente esclusivamente la crescita di muschi e licheni. 

Le Svalbard sono formate da ampie distese di montagne e vallate ricoperte di ghiacci, che ne fanno una sorta di deserto polare, reso tale dalle precipitazioni molto scarse (200 / 300 millimetri all’anno). 

L’arcipelago copre un’area di oltre 60 mila metri quadrati ed è formato da 19 isole. Quelle più grandi sono Spitsbergen, Nordaustlandet, Edgeøya e Barentsøya

Tuttavia, la totalità dei centri abitati sorge sulla prima delle isole appena citate, in virtù della sua maggiore ampiezza, ma soprattutto della sua posizione, più occidentale rispetto alle altre e quindi maggiormente esposta alle correnti miti provenienti da sud-ovest.

Quando andare alle isole Svalbard?

Le Svalbard sapranno sorprenderti durante ogni mese dell’anno. La scelta del periodo nel quale visitarle è legata soprattutto ai tuoi gusti e a ciò che desideri fare e vedere. Come detto in precedenza, nonostante la latitudine, le Svalbard godono di un clima sub-polare artico, evidente soprattutto lungo le coste meridionali e occidentali (quelle che risentono maggiormente della Corrente del Golfo). 

L’entroterra e le coste orientali e settentrionali, invece, risentono molto meno degli sbuffi tiepidi provenienti dall’Oceano Atlantico, pertanto sono soggette a temperature più basse, soprattutto durante la stagione invernale. Il lunghissimo inverno polare (che dura da ottobre a maggio) vede temperature rigide, con medie che oscillano tra i -15°C e i -20°C, a seconda dell’altitudine e della latitudine. 

Non di rado è possibile toccare valori prossimi ai -40°C, soprattutto nelle vallate dell’entroterra. Durante l’estate, invece (da giugno a settembre), le temperature diurne possono raggiungere i 7/8°C, in particolar modo lungo le coste meridionali. 

La stagione estiva vede una crescita esponenziale del turismo, ragion per cui le tariffe toccano picchi piuttosto elevati (ovviamente, si tratta anche del periodo che offre il maggior numero di collegamenti e servizi). 

Un altro fattore da valutare prima di scegliere il periodo per visitare le Svalbard è legato alle ore di luce: l’arcipelago è interamente situato a nord del circolo polare artico, pertanto tra il 20 aprile e il 25 agosto il sole non tramonta mai; al contrario, tra la metà di ottobre e la metà di febbraio il sole non sorge mai. 

Durante la notte polare, è possibile assistere a uno dei fenomeni atmosferici più suggestivi al mondo, ovvero l’aurora boreale.

Uno dei periodi migliori per visitare le Svalbard è senza dubbio settembre, quando l’affluenza comincia a calare, i prezzi si abbassano notevolmente e c’è ancora sufficiente luce per esplorare le aree più interessanti dell’arcipelago.

Come spostarsi sulle Isole Svalbard

Le compagnie aeree che raggiungono le Svalbard (effettuano la tratta Oslo-Longyearbyen) sono Sas e Norwegian (quest’ultima garantisce voli low-cost). In media, il volo dura poco meno di 3 ore e offre panorami meravigliosi.

La Norwegian garantisce 3 voli a settimana, che diventano 6 in alta stagione (a giugno, luglio e agosto è possibile raggiungere le Svalbard tutti i giorni eccetto la domenica). 

Sas, invece, offre voli giornalieri con scalo a Tromso, che aumentano in alta stagione (tra marzo e agosto), periodo durante il quale sono disponibili anche voli diretti da Oslo.

L’altra opzione è raggiungere le Svalbard partendo da Tromso a bordo di una nave da crociera. A seconda delle condizioni meteo, per giungere a destinazione è possibile impiegare dai due ai tre giorni. 

Tuttavia, il servizio è disponibile soltanto tra i mesi di maggio e settembre. Ma come spostarsi una volta arrivati in loco? I voli interni all’arcipelago non sono molti e spesso sono riservati ai lavoratori costretti a spostarsi da una località all’altra, come nel caso di coloro che prestano servizio presso l’insediamento di Svea. 

In ogni caso, da Longyaerbyen è possibile raggiungere la cittadina di Ny-Alesund in aereo (sono disponibili due voli a settimana di andata e ritorno, offerti da Lufttransport e Kings Bay As). Chi proviene dal continente e desidera raggiungere il centro di Longyearbyen, può optare per le navette shuttle dirette in città, che fermano davanti alle principali strutture ricettive della zona. 

Uscendo dall’aeroporto troverai lo spazio destinato ai bus proprio alla tua sinistra. Puoi fare il biglietto direttamente a bordo, pagando con corone norvegesi o carta di credito. Il tragitto di andata e ritorno ha un costo di circa 120 NOK (poco più di 11,50 euro). 

Tutte le navette fermano dinanzi al porto, al Mary Ann’s Polarygge, al Radisson, a Unis, al Basecamp, alla Coal Miner’s Cabin, allo Spitsbergen Hotel Funken e alla Gjestehuset 102. 

Il servizio taxi, invece, è offerto da due diversi operatori, ma i costi sono abbastanza elevati, in particolar modo di sera, quando le tariffe aumentano vertiginosamente. Inoltre, è necessario tenere presente che alle Svalbard non esistono strade, eccezion fatta per i 46 chilometri rotabili che collegano l’aeroporto al centro abitato e quest’ultimo alle miniere e alle stazioni di ricerca situate nei dintorni. 

Pertanto, noleggiare un’auto è quasi inutile, oltre che poco economico. Esiste comunque la possibilità di noleggiare un’automobile presso l’unica compagnia attiva sull’arcipelago, ovvero la Arctic Autorent AS, che ha la sua sede proprio nell’aeroporto di Longyearbyen. Durante la stagione invernale, è possibile affittare anche una motoslitta

Tuttavia, a causa del traffico, occorre prestare sempre molta attenzione alla guida; per tale motivo, il governatore delle Svalbard invita costantemente principianti e inesperti a prendere parte a tour organizzati, piuttosto che a noleggiare una motoslitta. 

Chi volesse noleggiarne una deve esibire la patente di guida e tenere presente che per le motoslitte valgono le stesse norme del Codice della Strada, che in Norvegia prende il nome di “Road Traffic Acts”. 

Il limite di velocità nei centri abitati è pari a 30 km/h; nelle zone disabitate, invece, è possibile raggiungere gli 80 km/h. 

È molto importante ricordare che non tutte le piste sono percorribili in motoslitta, poiché alcune sono espressamente dedicate agli sciatori e alle slitte trainate dai cani. Pertanto, è bene informarsi sempre in maniera preventiva.

Cosa vedere alle Isole Svalbard?

Longyearbyen

svalbard Longyearbyen

Con i suoi 2144 abitanti, Longyearbyen è la località più grande delle isole Svalbard, nonché la residenza del governatore dell’arcipelago. 

Ma la cittadina vanta anche altri primati, tra cui il fatto di essere il luogo abitato più a nord del mondo. 

Per chi proviene dalla Norvegia o da qualsiasi altro Paese, Longyearbyen rappresenta la porta d’accesso dell’intero arcipelago. Ma quali sono le attrazioni da non perdere una volta giunti in loco? La cittadina si presenta come un centro moderno, vivace e colorato, dotato di tutti i servizi necessari: possiede un aeroporto, la posta, una banca, diverse scuole, un ospedale, numerosi negozi e persino un’università. 

Inoltre, i turisti possono approfittare di una fornitissima enoteca e di numerosi ristoranti adatti a tutti i gusti. 

Da qualche anno, a Longyearbyen ha aperto persino il sushi bar più a nord del mondo! Tra le attrazioni da non perdere figurano lo Svalbard Museum, tappa fondamentale per chiunque voglia conoscere in maniera più approfondita la storia dell’arcipelago, la Svalbard Church con il suo cimitero, e il North Pole Expedition Museum, nel quale sono documentati tutti i viaggi compiuti dai pionieri che hanno raggiunto il Polo Nord salpando dalle isole Svalbard, dalle coste della Russia o dalla Groenlandia a partire dalla fine del XIX secolo.

Adventfjorden

L’Adventfjorden è una delle località più amate dai turisti che decidono di visitare le isole Svalbard. Si tratta di un ramo del secondo fiordo più lungo di tutta la Norvegia (Isfjorden, situato nella parte centrale dell’isola di Spitzbergen e sul quale affaccia la maggior parte dei centri abitati). È lungo circa sette chilometri e, in alcuni punti, è largo quasi quattro. Oltre ad offrire paesaggi e vedute incredibili, l’area gravitante intorno al fiordo ospita numerosi punti d’interesse, tra cui la stazione di ricerca dedicata all’aurora boreale, un relitto risalente alla seconda guerra mondiale, il celebre Global Seed Vault e la Svalbard Satellite Station.

Global Seed Vault

Global Seed Vault isole svalbard

Un investimento notevole, sia in termini economici che di importanza per il mondo intero. È il Global Seed Vault, un enorme sito dedicato allo stoccaggio e alla conservazione di migliaia di semi appartenenti ad altrettante specie vegetali che popolano l’intero pianeta Terra. Il progetto iniziale era quello di portare alle Svalbard sementi da tutto il mondo, allo scopo di dar vita a una sorta di banca che potesse resistere a un’eventuale perdita botanica del “patrimonio genetico globale”. Il centro è visitabile tutto l’anno e si compone di diverse sale, protette da porte d’acciaio molto spesse. L’edificio è interamente realizzato in calcestruzzo, in modo da poter resistere a un eventuale conflitto nucleare. Contiene oltre 850 mila campioni di semi, conservati a una temperatura costante di -18°C. Il progetto è basato sul fatto che, qualora dovesse venir meno l’elettricità per un lungo periodo di tempo, i semi potrebbero conservarsi grazie alla temperatura stabile fornita dal permafrost.

Ny Alesund

 

Ny Alesund sorge nella parte nord-occidentale dell’isola di Spitzbergen ed è nota soprattutto per la sua stazione di ricerca. Quest’ultima è situata sulla collina alle spalle del villaggio ed ospita uno degli osservatori meteorologici e scientifici più importanti al mondo, presso il quale vengono raccolte informazioni preziose circa le variazioni climatiche e l’inquinamento atmosferico che affliggono il pianeta. In pochi lo sanno, ma a Ny Alesund c’è anche un pezzetto d’Italia, grazie alla presenza della stazione artica “Dirigibile Italia” gestita dal CNR: si tratta di un vecchio cottage interamente realizzato in legno, che copre una superficie di oltre 330 metri quadrati ed ospita gli scienziati italiani.

Tempelfjorden

svalbard Tempelfjorden

Il Tempelfjorden è un ramo dell’Isfjorden ed è chiamato in questo modo in virtù della grande montagna che lo sovrasta, il Templet, la cui forma ricorda quella di un tempio. Per raggiungerlo, ti consiglio di prendere parte a un’escursione in motoslitta con partenza da Longyearbyen: vivrai un’esperienza magnifica attraverso la Advent Valley, che rasenta la grande parete di ghiaccio del Tuna Glacier, il quale si tuffa in mare proprio in questo punto. Nei pressi del ghiacciaio era solito rifugiarsi il celebre cacciatore norvegese Hilmar Nøis, conosciuto come “il re del Sassen”. Le guide certamente ti racconteranno anche la sua storia!

Pyramiden

svalbard aurora boreale

Le Svalbard sono piene zeppe di città abbandonate e Pyramiden è senza dubbio una delle più famose, oltre che affascinanti. Questa cittadina russa fu utilizzata come sede per l’estrazione del carbone, quindi abbandonata improvvisamente. La località deve il nome alla montagna che la sovrasta, che possiede una particolarissima forma piramidale. Un fianco della montagna stessa è interessato dal Nordenskjøldbree Glacier, tra i più estesi delle Svalbard. Pyramiden fu abitata fino al 1998 da decine di minatori e dalle loro famiglie che, in seguito alla decisione del governo russo di abbandonare il luogo, lasciarono il posto a poche decine di locali, attivi unicamente nel settore del turismo. Attualmente, Pyramiden è servita da un albergo dotato di un eccellente ristorante e di una caffetteria. Per raggiungere Pyramiden è possibile prendere parte a un’escursione di due o più giorni, sia in motoslitta che in barca, partendo da Longyearbyen.

La stazione radio Isfjord

Nella zona occidentale dell’isola di Spitzbergen, non lontano da Barentsburg e Longyearbyen, sorge una vecchia stazione radio, che un tempo costituiva l’unica possibilità di comunicare con la terraferma. Oggi, la stazione radio di Isfjord è sta riconvertita e trasformata in uno splendido hotel-boutique, dotato di un ristorante e di una caffetteria e dedicato a tutti i turisti che decidono di visitare la zona. L’albergo della stazione è uno dei più belli e confortevoli dell’intero arcipelago, pertanto potresti considerare la possibilità di trascorrere in loco almeno un paio di notti. L’eleganza, il comfort e la pace di questo luogo ti sorprenderanno sicuramente. Inoltre, qui è possibile prendere parte a tantissime escursioni organizzate, dirette presso le località più suggestive delle Svalbard!

Fai una crociera nei Fiordi!

isole svalbard

Se cerchi un’avventura indimenticabile in una destinazione di straordinaria bellezza, le Svalbard sono esattamente ciò che fa al caso tuo. Oltre il Circolo Polare Artico, nelle località abitate più a nord del pianeta, avrai la possibilità di vivere un sogno ad occhi aperti e di osservare da vicino alcuni dei luoghi più incredibili al mondo: ghiacciai millenari che si gettano in mare, ampie distese innevate, montagne dalle forme quasi geometriche, ma soprattutto, una fauna acquatica e terrestre incredibile. Scegli una crociera nel Mar Glaciale Artico e ammira le casette in legno colorate, osserva l’aurora boreale e vivi l’esperienza del sole di mezzanotte. E prima di partire, ricorda di coprirti bene, ma soprattutto, tieni a mente che la maggior parte delle navi da crociera che solca questi mari non può essere paragonata alle grandi imbarcazioni che sei abituato a vedere nel Mediterraneo. I vascelli in grado di raggiungere queste latitudini estreme sono più spesso riconversioni di navi oceanografiche, oppure battelli di piccole dimensioni resi particolarmente confortevoli e adattati al turismo. Soltanto in questo modo è possibile tutelare la sicurezza dei passeggeri durante una traversata nei mari ghiacciati delle Svalbard.

Avvista l’orso polare!

orso polare svalbard

Desideri vivere un’esperienza unica? Bene, oltre alle crociere nell’Artico, alle isole Svalbard è possibile campeggiare sotto al cielo stellato e avvistare gli orsi polari. Un’esperienza incredibile, che prende il nome di “Night on a Glacier”, una delle tante attività offerte da Off Travel Map, che permette di trascorrere una o più notti all’interno dello spettacolare Nordenskiold Lodge, situato ai piedi dell’Hornsund, il celebre “ghiacciaio blu”. Questa parete di ghiaccio sorge sull’isola di Spitzbergen e, dopo aver percorso circa 30 chilometri, si tuffa in uno spettacolare fiordo. Si dorme immersi in una quiete incredibile, con la possibilità di osservare l’orso polare nel suo habitat naturale. Le Svalbard sono tra i luoghi al mondo più indicati per osservare la fauna selvatica ed il periodo ideale in cui farlo è quello compreso tra maggio e settembre. Off Travel Map offre una fantastica esperienza nella natura e, al contempo, nel comfort e nel lusso di un lodge a cinque stelle. Ovviamente, per raggiungere l’area vengono impiegate slitte trainate dai cani, oppure una Zodiac, una nave da crociera che attraccherà proprio di fronte al lodge. Oltre agli orsi polari, è possibile avvistare anche i nutriti gruppi di balene e trichechi che popolano le Svalbard. Ovviamente, Off Travel Map non è l’unica agenzia che offre gite ed escursioni di questo genere.

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